AIRBUS: NEI PROSSIMI 20 ANNI UNA DOMANDA PER 24,300 AEREI
09/02/2008 Secondo i dati previsionali contenuti nell'ultimo Airbus global market
forecast, oltre 24.300 aeromobili per il trasporto passeggeri e merci per un
valore complessivo di 2,8 mila miliardi di dollari saranno richiesti tra il
2008 e il 2026.
Questo produrra' un ritmo di consegna media annuale di 1.215
aeromobili rispetto ai 1.130 previsti nel
Gmf dello scorso anno.
Per rispondere alla crescita del traffico saranno
quindi necessari aerei piu' efficienti e con un minor impatto ambientale e
la sostituzione della vecchia generazione di aerei.
La domanda produrra' la
necessita' di un maggior quantitativo di carburante e aerei di linea
eco-efficienti in grado di affrontare la crescita del traffico aereo e il
bisogno di rinnovamento della vecchia generazione di aeromobili meno
efficienti.
Entro il 2026 il consumo di carburante previsto per la flotta
globale sara' di circa tre litri a passeggero per cento chilometri, come
oggi gia' accade per l'A380.
Airbus prevede che il traffico passeggeri
crescera' a una percentuale media del 4,9 per cento all'anno, triplicando la
crescita nel periodo previsto.
Parte della crescita prevista verra'
assorbita dall'alto coefficiente di riempimento cosi' come dall'utilizzo di
aerei di maggiore produttivita' e dall'aumento delle frequenze. Nonostante
cio', le compagnie aeree mondiali raddoppieranno le proprie flotte di
aeromobili per il trasporto passeggeri oltre i cento posti, portandole dagli
attuali 13.300 esemplari ai 28.550 previsti per il 2026.
Questo aumento
insieme alla previsione di sostituire circa 8.150 aerei, evidenzia la
necessita' di circa 23.400 nuovi aeromobili per il trasporto passeggeri per
un valore di 2,6 mila miliardi di dollari. Nello stesso periodo il segmento
del trasporto merci e' destinato a crescere ancora piu' rapidamente con un
incremento annuale delle tonnellate merci per chilometro (FTKs) del 5,8 per
cento, generando cosi' una richiesta di mercato per 3.800 aeromobili.
Circa
900 dei quali saranno nuovi aeromobili cargo, per un valore totale di 200
miliardi di dollari. "Il trasporto aereo e' senza alcun dubbio un'industria
in crescita, che contribuisce alla sviluppo economico e alla creazione di
ricchezza nel mondo - ha dichiarato John Leahy, coo clienti di Airbus -. Ci
stiamo impegnando per diventare un attore primario nel trasformare questo
settore in un'industria eco-efficiente, attraverso la fornitura di prodotti
tecnologicamente piu' avanzati e un approccio globale sull'insieme del ciclo
di vita degli aeromobili".
La maggiore domanda di aeromobili per il
trasporto passeggeri si avra' da parte della regione Asia-Pacifico, che
coprira' il 31 per cento della domanda totale di aeromobili nel mondo,
seguita dal Nord America (27) e l'Europa (24). È prevista un crescita della
domanda di traffico anche per i mercati emergenti.
Cina e India rimarranno i
mercati piu' grandi, ma Airbus prevede che una trentina di economie
emergenti, tra cui Argentina, Brasile, Sud Africa e Vietnam, con una
popolazione totale di quasi tre miliardi di persone, cresceranno in modo
sempre piu' prominente entro il 2026.
Airbus prevede che le popolazioni e il numero delle metropoli nel mondo
saranno in continua crescita e questo portera' inevitabilmente a una
concentrazione ancora piu' alta della domanda.
Questa tendenza avra' come
conseguenza un'ulteriore congestione. Per risolvere questo problema di
crescita, si dovra' utilizzare aeromobili piu' grandi in tutti i segmenti. A
fine 2006, il 77 per cento di tutto il traffico passeggeri a lungo raggio
operava tra 32 grandi hub.
La crescente domanda per il trasporto aereo, i
vincoli infrastrutturali e ambientali sempre piu' stringenti, concorrenza
sui prezzi e la necessita' di differenziarsi attraverso il comfort stanno
assumendo un ruolo sempre piu' importante. In questo contesto, Airbus
prevede una domanda di circa 1.700 aeromobili di grandi dimensioni da piu'
di 400 passeggeri come l'A380 per una valore di 527 miliardi di dollari che
corrisponde al 19 per cento del valore totale degli aeromobili per il
trasporto passeggeri e merci, o il sette per cento in termini di unita' di
aeromobili.
Di questi quasi 1.300 saranno aeromobili per il trasporto
passeggeri (pari al 16 per cento del valore del mercato del traffico
passeggeri), mentre gli altri 400 saranno aeromobili per il trasporto merci
in grado di trasportare oltre le 120 tonnellate di carico.
Entro il 2026,
quasi i due terzi di tutti gli aeromobili di grandi dimensioni opereranno
sui 32 maggiori hub del mondo, con in testa la regione Asia-Pacifico per la
quale si prevede una richiesta di oltre 700 aeromobili di grandi dimensioni
pari al 56 per cento della domanda mondiale.
Dodici dei venti maggiori
aeroporti per questo modello di aeromobili saranno situati in questa
regione. La domanda per gli aerei a doppio corridoio (da 250 a 400
passeggeri) vedra' una crescita forte e continua con circa seimila nuovi
modelli per il trasporto passeggeri e merci che verranno consegnati nei
prossimi 20 anni.
Con un valore di circa 1.162 miliardi di dollari, questi
conteranno per circa il 41 per cento del valore totale che corrisponde al 25
per cento in termini di unita'.
Per il segmento di aerei a doppio corridoio
da 250 a 300 passeggeri si prevede una domanda di oltre quattromila nuovi
aeromobili, altri duemila saranno invece richiesti per il segmento di
aeromobili a doppio corridoio di media grandezza da 350 a 400 passeggeri.
Oggi questo segmento e' ben servito dalla famiglia A330/A340, con il proprio
modello A330-200 da 250 passeggeri e dall'aeromobile A340-600 da 380
passeggeri.
A partire dal 2013, la famiglia A350 XWB coprira' le richieste
del mercato per l'intero segmento di aeromobili a doppio corridoio.
Piu' di
16.600 aeromobili, pari al 68 per cento di tutte le consegne nei prossimi 20
anni, saranno aeromobili a corridoio singolo, per un valore di circa 1.140
miliardi di dollari, pari al 40 per cento del valore di tutti gli aeromobili
richiesti dal mercato. La domanda per questo modello di aeromobili verra' in
gran parte dal Nord America con il 32 per cento delle consegne, seguito
dalla regione Asia-Pacifico con il 26 per cento, l'Europa con il 25 per
cento e il resto del mondo con il 17 per cento.