SITUAZIONE ZED
13/09/201013/09/2010 - Il 9 settembre – nella sede gentilmente concessa dall’ANPAV – si è svolta una riunione, promossa dalla nostra Associazione con i rappresentanti dell’AFAC, del Club Anziani Alitalia e della stessa ANPAV. Alla presenza di numerosi Associati che avevano chiesto di intervenire è stato fatto il punto sulla situazione ZED che – nonostante ventilate aperture – vede l’Alitalia-CAI ancora non disponibile al ripristino di dette concessioni per i pensionati della “vecchia” Alitalia.
Con la continuazione dei contatti informali in corso – da parte delle tre Associazioni autonome – è stato anche deciso l’invio ai Responsabili dell’Azienda di un promemoria riassuntivo sulla questione, corredato dalla documentazione IATA e da alcuni precedenti internazionali, con la richiesta di un incontro.
Nel frattempo – da parte delle predette Associazioni non sindacali – è stata confermata la volontà di non voler ricorrere ad azioni legali di qualsiasi tipo.
23/07/2010 - A beneficio dei nostri Associati e, anche, per rispondere ad alcune critiche del tutto ingiuste e disinformate, riassumiamo i termini della situazione di cui all’oggetto.
A seguito della disposizione del 4 novembre 2009 che sospendeva l’emissione degli ZED da parte di Alitalia-CAI, l’ANPAN, che, ricordiamo, non è un sindacato, è stata la prima organizzazione del settore a reagire sollecitando i Sindacati firmatari dell’accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro il 14 novembre 2008 a pretendere il rispetto degli impegni sottoscritti.
Successivamente promuoveva un’azione con AFAC (Ass. Funzionari Av. Civile) e Senior’s Club AZ – organizzazioni che rappresentano la maggior parte dei pensionati AZ – nei riguardi di Fantozzi (che passava la palla alla CAI) e di Sabelli (Alitalia-CAI) che non ci rispondeva perché non ritenuti interlocutori dell’azienda.
Nelle more delle varie risposte seguivamo o favorivamo alcuni meritori interventi personali (Servi, Caruso – che riusciva, tramite Speroni a far intervenire il Sottosegretario Gianni Letta dimostratosi – nella circostanza – un neutrale passacarte, Ceraso e altri) intesi a dimostrare in varie sedi la pretestuosità di alcune motivazioni assunte dalla CAI per giustificare il provvedimento.
Tra queste iniziative citiamo anche l’intervento del nostro Presidente con la lettera di precisazioni inviata a L’Espresso a seguito di una nota sull’argomento pubblicata il 10 dicembre.
Comunque, sin dall’inizio della vicenda, sostenevamo l’inopportunità – almeno in questa fase - di azioni legali di qualunque tipo.
Ovviamente ciò dopo aver interessato legali di fiducia dai quali abbiamo appreso:
- la class action che continua a venire prospettata da più parti non risulta intentabile per difetto di presupposti di legge (titolarità dell’azione, nessuna condotta illecita del soggetto, ecc);
- una eventuale causa di lavoro (questa è la materia in discussione) è invece possibile ma va tenuto conto della “temerarietà” dell’azione trattandosi di “Concessioni”.
Il precedente di un giudizio in Cassazione (l’unico che conosciamo) a favore di una hostess con il riconoscimento del “diritto soggettivo di ogni singolo dipendente” a beneficiare delle concessioni di viaggio è infatti stato motivato dalla continuità pluriventennale della normativa mantenuta dall’Alitalia: circostanza evidentemente e diversa per quanto riguarda la CAI.
Ciò premesso non abbiamo cessato un momento di tentare strade per soluzioni “politiche” della vicenda come testimoniato dalle nostre comunicazioni in proposito sul sito web del 1 marzo 2010 e dalla e-mail riservata ai nostri Associati del 27 maggio (vedi nota in calce); notizia, quest’ultima, che anticipava il ripristino degli ZED ai pensionati Airone.
A seguito della comunicazione aziendale del 16.6.2010 abbiamo, e stiamo favorendo fra i nostri Associati, l’invio del testo con la richiesta di intervento delle OOSS titolate e riconosciute e cioè le Segreterie Nazionali di CGIL, CISL, UIL, UGL e Presidenza ANPAV (firmatarie anche di un accordo siglato il 3.3. 2010 cui l’Alitalia–CAI da continuità per la materia concessioni di viaggio con lettera del 20 maggio successivo) anche se riteniamo che sia diversa la situazione giuridica tra Alitalia (stato di crisi – cassaintegrati - debiti e contenziosi pregressi) e Airone.
Quello in cui confidiamo – ancora – è quindi un atto di buona volontà da parte di Alitalia-CAI per il ripristino ai pensionati di volo e di terra dell’Alitalia degli ZED anche per l’evidente interesse, economico e di immagine, che ne conseguirebbe per lo stesso Vettore.
Allo scopo di valutare ulteriormente la situazione l’ANPAN ha comunque già convocato una riunione con AFAC e AZ Senior’s Club che – ripetiamo – rappresentano la stragrande maggioranza dei pensionati Alitalia che dovrebbe svolgersi entro la metà del prossimo mese di settembre.
NOTA - E-mail inviata dalla Segreteria a tutti i nostri Associati il 27 maggio 2010:
SITUAZIONE ZED - Informiamo gli Associati che la situazione relativa alla concessione degli ZED da parte di Alitalia-CAI si sta evoluendo positivamente. Nel corso di incontri tra Rappresentanti sindacali accreditati e Azienda, quest'ultima - oltre a confermare l'applicazione degli accordi di cui alla Reso IATA 788 ai propri pensionati - ha esteso tale concessione anche ai pensionati Airone (Azienda che ha mantenuto un proprio autonomo COA). L'augurio è ora per ulteriori sviluppi che - in accoglimento anche delle nostre richieste - possano allargare la lista dei beneficiari ZED a tutti gli altri pensionati attualmente esclusi.