I PILOTI ITALIANI ALLUNGANO LA ROTTA.
19/05/2007Giovedì il cda dell'Enac deciderà l'innalzamento del limite massimo consentito in cabina. I piloti italiani allungano la rotta potranno volare fino a 62 anni.
I piloti italiani presto potranno lasciare la cabina a 62 anni.
La"virata" rispetto ai limite dei 60 anni in vigore, sta per essere approvata dal cda dell'Enac e non mancherà di provocare diverse polemiche.
All'ordine del giorno del consiglio dell'Ente per l'aviazione civile, previsto giovedì, ci sarà quello che appare ormai come un inevitabile innalzamento dell'età limite per potersi fregiare del grado di comandante.
Dalla soglia massima dei 60 anni di oggi, valida per entrambi i piloti presenti in cabina, forse già dal primo gennaio 2008 si passerà ad un tetto di 62 anni per uno dei due.
Sale così il limite tecnico per il pilotaggio (che in sostanza corrisponde al pensionamento) superato quasi ovunque da diversi anni: nel resto dei cieli i 65 anni sono la norma.
Ad imprimere una ulteriore accelerazione ci ha pensato di recente l'Icao (che coordina gli organi di vigilanza sull'aviazione civile nel mondo): una norma approvata nel novembre scorso preme in fatti per un adeguamento di tutti i Paesi, compresi i ritardatari Italia, Francia e Stati Uniti (che sta preparando un progressivo aumento fino ai 65).
Molti i fattori che spingono per questa soluzione: diversi studi medici hanno escluso problematiche legate all'età nella guida di un aeroplano. C'è poi la questione delle carriere intraprese all'estero dopo l'abbandono del lavoro: diversi comandanti allo scoccare dei 60 perdono il diritto al pilotaggio in Italia ma vengono sempre più spesso reclutati da altre compagnie europee, libere di affidare gli aerei ad ultrasessantenni.
Casi troppo frequenti anche secondo il presidente dell'Enac, Vito Riggio: «Sì è vero - spiega - negli ultimi tempi abbiamo dovuto concedere diverse deroghe a piloli italiani assunti all'estero: per noi sono di fatto dei "pensionati" che non potrebbero operare nei nostri aeroporti».
Un espediente usato soprattutto da vettori concorrenti di Alitalia, pronti a mettere a frutto quel patrimonio di professionalità accumulato negli anni.«Insomma, abbiamo di fronte un passaggio obbligato che va comunque condiviso con la categoria» avverte Riggio. «Certo, è una scelta non farà piacere ai
più giovani, che vedranno allungarsi i tempi della loro promozione. Resta il fatto che questo lavoro negli ultimi anni è cambiato e le stesse ricerche mediche ci confortano.
Ma nonostante ciò -aggiunge- e per
evitare ogni appunto sulla sicurezza, sugli aerei con un comandante "over 60", sarà presente un secondo sotto i sessanta. Inoltre - conclude Riggio - le visite mediche periodiche cui devono sottoporsi i piloti, saranno effettuate ad intervalli più ravvicinati una volta superata la soglia dei 60 anni di età: si dovrà passare a controlli approfonditi ogni
tre mesi».